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Prestiti per autonomi con partita iva 2024


Prestiti per titolari di partita iva: prestiti per autonomi con partita iva anche appena aperta e regime forfettario o dei minimi



Finanziamenti per titolari di partita iva ovvero come ottenere un prestito con partita iva? Quello che stiamo per trattare è una forma di credito che appartiene ad un mondo molto, ma molto variegato: quello del popolo delle partite iva! Quest'ultimo, è talmente variegato, che dire semplicemente prestiti per autonomi con partita iva si rivela un concetto molto riduttivo in quanto la predetta frase include una miriade di situazioni che tuttavia hanno in comune solo una cosa: essere titolari di una partita iva. La cosa viene ulteriormente complicata dal fatto che oltre al "vero" lavoratore autonomo titolare di partita iva, da qualche anno si è aggiunto un esercito di falsi autonomi laddove con questi intendiamo chi, mai per scelta ma perchè costretto, ha una falsa partita iva la quale in sostanza camuffa un vero e proprio lavoro dipendente in quello autonomo... Se vuoi lavorare non hai altra scelta...

Prestiti per autonomi con partita iva: allora, a quali circostanze ci riferiamo? Beh, descrivere in una singola pagina le varie fattispecie dell'autonomo e/o del libero professionista che si organizza per chiedere un prestito con partita iva è veramente arduo, talchè, per essere chiari nell'esposizione tratteremo i casi più rilevanti che questa forma di attività professionale può incontrare durante la propria vita lavorativa: inizieremo, per motivi logici con i prestiti con partita iva appena aperta o nuova partita iva continuando con le problematiche del finanziamento partita iva minimi o nuovo regime forfettario per approdare alla categoria più delicata con i tempi che corrono: quella degli autonomi che, loro malgrado, siano stati segnalati come cattivi pagatori o protestati in qualche banca dati. Facciamo inoltre presente che, alcuni degli argomenti su accennati, sono già stati trattati in altre sedi del sito e quindi è a tali sedi che rinvieremo chi volesse approfondire l'argomento di proprio interesse. Iniziamo con i prestiti per aprire partita iva...

Finanziamenti e prestiti per nuova partita iva: in questo caso il finanziamento è rivolto a tutti coloro i quali non voglio semplicemente il prestito essendo già titolari iva, ma, al contrario, la nuova partita iva sarà strumentale all'ottenimento del finanziamento per aprire una nuova attività: è l'esempio del prestito d'onore per lavoro autonomo di invitalia per accedere al quale, non bisogna avere nessuna partita iva. Sul lato opposto, invece, troviamo il finanziamento Resto al Sud, per accedere al quale, com'è testualmente specificato nel sito di Invitalia, "...non devi essere titolare di partita iva movimentata", cioè, in questo caso è possibile avere la partita iva ma questa deve essere inattiva ovvero priva di movimenti. Entrambi i predetti esempi, sono sempre relativi ad ottenere un finanziamento da parte degli aspiranti autonomi quindi per avviare una start up. Occupiamoci di un'altra categoria di autonomi, quella del prestito partita iva regime forfettario che oggi, al 2024, è ancora noto come l'ex regime dei minimi forfettario ovvero tutti quegli autonomi che hanno un limite di compensi e ricavi fino a 85000 euro confermato anche al corrente 2024.
Finanziamenti e prestiti per autonomi titolari di partita iva con regime forfettario: questi, come un pò tutti gli autonomi, avendo un'attività già avviata sono alla ricerca di una doppia forma di finanziamento: 1) a livello personale, cioè un prestito sganciato, distinto dall'attività; 2) oppure inerente il proprio lavoro quindi strumentale a questo. Consideriamo che spesso i due aspetti sono mescolati: chiedere un prestito per finanziare sia l'attività che la sfera personale...

Qual'è il problema nel finanziamento dei minimi e/o del nuovo regime forfettario? Chi opera in regime forfettario avendo un volume d'affari contenuto, alla fine, tolte tasse e contributi Inps, si ritrova con una dichiarazione dei redditi esigua a tal punto che avrà non solo difficoltà nell'accesso al credito ma soprattutto al quantum del finanziamento. Infatti, in base al principio del rapporto rata reddito, si vedrà accordati importi di modesta entità: ne abbiamo già parlato su prestiti per autonomi con reddito basso a cui rinviamo per approfondimenti anticipando che, nell'articolo troverete una serie di strategie volte ad aumentare l'importo finale del finanziamento.
Prestiti per autonomi con partita iva strumentali e/o inerenti stati di crisi. Questo tipo di finanziamento, dove è necessario essere titolari di partita iva, serve per finanziare l'attività in un duplice modo: 1) per investire sul proprio lavoro; 2) per superare difficoltà prima che sfociano in stati di crisi. In questi casi, la migliore cosa da fare, NON è andare subito in banca ma rivolgersi prima alle associazioni di categoria le quali hanno tutta una serie di finanziamenti oltre che agevolati, garantiti da una rete di confidi... A tal proposito, rinviamo a quella che crediamo sia una delle maggiori categorie di autonomi con partita iva ovvero quella relativa ai prestiti per artigiani di artigiancassa e cna ma anche su prestito fino a 2 milioni di euro con fondo di garanzia per avere notizie per altre garanzie statali. Anche in questo caso, ci preme anticipare che qualunque tipo di aiuto da parte di una associazione di categoria poggia su un principio: NON essere segnalati in alcuna centrale rischi. Infatti, anche l'associazione di categoria, ahimè, non aprirà i "rubinetti" se si è stati segnalati. Cosa fare se si è autonomi segnalati segnalati al crif o in altre banche dati? Rispondere alla predetta domanda è complesso, per questo motivo, consigliamo di visionare la problematica su prestiti ad autonomi segnalati al crif.
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